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Comunicato Stampa | |
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Sindaco Carrello e l'Assessore Triscari incontrano Gino Armeli.
Il Sindaco Massimo Carrello e l'Assessore ai Servizi Sociali Edda Triscari hanno incontrato, negli uffici del Comune, Gino Armeli, la persona diversamente abile che nei giorni scorsi aveva contestato l'approssimazione riservata ai problemi della vivibilità di questa città per soggetti con handicap. L'incontro si è svolto in un clima di serenità e di volontà costruttiva, si è parlato naturalmente dell'abbattimento delle barriere architettoniche in tutti gli edifici pubblici e privati (compresi i negozi); del trasporto urbano con automezzi attrezzati; dell'accessibilità totale alle spiagge e ai lidi balneari; di reperire una struttura sul lungomare per l'appoggio logistico alla balneazione di persone in carrozzina; della realizzazione di un lido attrezzato per persone diversamente abili, con spazi ricreativi, servizi igienici, passerelle in legno e posto ristoro. Si è convenuto di convocare una Consulta Cittadina di tutti i soggetti, pubblici e privati, che operano nel sociale e in particolare nel volontariato, per mettere a punto un piano coordinato di interventi presso le famiglie con persone bisognose di attenzioni particolari. Si provvederà all'istituzione di un numero verde S O S handicap; Si inviteranno i giovani a dedicare ritagli del loro tempo alle persone in difficoltà, incentivando tale servizio volontario con una carta-solidarietà che permetta ai giovani di usufruire di sconti in tutti i centri commerciali che aderiranno all'iniziativa. Verrà avanzata richiesta da parte del Comune di volontari del servizio civile nazionale. Si terrà un censimento puntuale delle situazioni di disagio familiare, specificandone la natura e i criteri di intervento. Questi sono per ora i punti essenziali su cui lavorare seriamente per migliorare la qualità di vita di numerose famiglie e persone in difficoltà. Si è parlato anche della struttura di accoglienza comunale ancora incompiuta e di cui si avverte la necessità. Gino Armeli si è dichiarato soddisfatto di questo primo incontro ed ha augurato al Sindaco e all' Assessore un proficuo e duraturo lavoro al servizio dei cittadini. 25 agosto 2004 Gino Armeli |
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Comunicato del 22.08.2004 |
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Esperto, collaboratore o cos'altro? Le proteste di Gino Armeli e della sorella Rina, non avevano nessuna valenza politica contro l'Amministrazione Carrello, ma semplicemente volevano richiamare l'attenzione degli Uffici Comunali competenti sulla vigilanza in città per far rispettare il più elementare diritto delle persone diversamente abili, cioè la libera circolazione e l'accesso a tutti gli spazi pubblici. Evidentemente alcuni lupi dell'informazione se periodicamente perdono il pelo, difficilmente perderanno il vizio di strumentalizzare ogni azione pubblica per gettarla in politica. Che Gino Armeli sia uomo di Sinistra è noto a tutti, tuttavia ciò non comporta che le sue azioni debbano essere lette pregiudizialmente in chiave di scontro politico; altra cosa è il giudizio complessivo (questo sì politico) sull'attenzione globale ai problemi dei diversamente abili e delle loro famiglie. Se Capo d'Orlando oggi non è una città accessibile alle persone diversamente abili e se poco finora è stato fatto in questa direzione, la responsabilità ricade principalmente sulle Amministrazioni del passato. All'Amministrazione attiva si deve riconoscere di aver cominciato a dare ascolto alle voci delle persone diversamente abili, e l'iniziativa del Sindaco Carrello di chiamare Gino Armeli alla collaborazione, per affrontare e risolvere i problemi di una fascia di cittadini poco considerata e poco garantita, dimostra che esiste una possibilità di dialogo e di collaborazione fra persone politicamente collocate su sponde diverse, ma umanamente solidali e disposte al confronto sui problemi reali da risolvere. Ciò che umilia le persone, al di là dei diritti negati e della poca attenzione nei loro riguardi, è il linguaggio rozzo e intriso di pregiudizi, che viene usato quotidianamente e straordinariamente sulla stampa: ascoltare o leggere frasi del genere "lo sfortunato ma volenteroso..."; "il giovane pensionato (!!!) costretto sulla sedia a rotelle" ecc. ecc. ecc. non fa che aumentare il senso di sfiducia in sé delle persone diversamente abili, le quali desidererebbero essere, finalmente una volta per sempre, trattate da persone comuni che vivono e lottano affrontando e cercando di risolvere problemi che in fin dei conti sono di tutti. Gino Armeli |
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