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CAPODORLANDONLINE  PRESENTA:
TEMPO DI ULTIMATUM...
 
 


Quando un sindaco non è capace...
di Franco Spaticchia
dei Cristiano Democratici Orlandini
Finchè si scherza, si scherza. Adesso, però, le cose si fanno serie.
C'è un equilibrio interrotto, all'interno della maggioranza che sosteneva Carrello, da oltre sei mesi.
Gli attori in campo: 
i fedeli ma non convinti, i fedeli per necessità, i fedeli obbligati; 
i dissidenti che non trattano (e non vanno alle cene);
i dissidenti che trattano e accettano le cene;
l'opposizione melliflua e poco realista che pensa ancora a stilare documenti;
l'opposizione realista e tosta che ha finalmente capito che non è più tempo di documenti ma di prese d'atto e di fatti conseguenti.

Presa d'atto: 
Il sindaco non è in grado di governare la crisi politico amministrativa!...
Il sindaco ha dimostrato di non avere il coraggio di destituire quegli assessori che hanno contribuito ad affossare le politiche: infrastrutturali, economiche, sociali, produttive e di tutela, valorizzazione e promozione delle risorse locali.
Il sindaco non è stato un ottimo condottiero, nè lo potrà essere, perchè ha inteso realizzare l'UNITA', che è un valore, e il suo PROGETTO POLITICO, che è la via maestra da seguire, attraverso alcune persone politicamente e amministrativamente non capaci, non competenti e magari interessate più a seguire altre vie che quelle che procedono dal sacrificio per la comunità.
Il sindaco anche in caso di azzeramento non potrebbe garantire la gestione di una svolta politica che dovrebbe necessariamente procedere da un contenimento maturo, civile e responsabile delle spinte provenienti dai partiti e dalle ambizioni e dagli egoismi individuali.
Il sindaco non ha dimostrato di avere il senso delle priorità.
Il sindaco non ha dimostrato di avere rispetto per il suo ruolo, per la politica e per la comunità che lo ha eletto.

Fatti conseguenti:
L'unica via perchè alle prossime elezioni qualcuno degli attori sopra descritti possa trovare il coraggio per ricandidarsi è quella di vivere e non di cercare di sopravvivere.

Vivere significa far vivere la speranza che ancora si possa credere nella politica; sopravvivere significa lasciarsi trascinare dallo "tsunami" che porta sottosviluppo, regresso  e caos urbanistico.

Se il Sindaco Carrello non prende atto che per lui è meglio andarsene da sè occorre che qualcuno lo aiuti a compiere questa scelta nell'interesse della città.

Compito dei garanti della democrazia istituzionale ( i consiglieri comunali ):

SE AVETE CORAGGIO CERCATE I NUMERI

E CHIEDETENE LA SFIDUCIA

INVECE DI TRASCINARVI IN QUESTA FARSA.

ANCHE VOI DELL'OPPOSIZIONE CHE SEMBRATE DEI MOLLUSCHI CONSENSIENTI!!!...

SE CONTINUATE COSI' SARETE CORRESPONSABILI DEL 
DECLINO DI CAPO D'ORLANDO.

E' GIUNTO IL MOMENTO DI DIMOSTRARE SE SIETE POLITICAMENTE:

Omini, Ominicchi o quaquaraquà?...

"- Io - proseguì poi don Mariano - ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, che mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini. E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora più in giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre. Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo."

Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta, Einaudi, 1961


INCAPACITA' DI CAPTAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE...
NUMEROSE OCCASIONI DI FINANZIAMENTI REGIONALI ED EUROPEI (AGENDA 2000/2006) ABILMENTE UTILIZZATE DA ALTRI COMUNI LIMITROFI, DALL'ENTE PARCO DEI NEBRODI E DA VARI CONSORZI, NON HANNO TROVATO NELLA GIUNTA CARRELLO QUELLA CAPACITA' E QUELLA COMPETENZA UTILE PER IL RECUPERO DELLE RISORSE FINANZIARIE TALI DA POTER DOTARE CAPO D'ORLANDO DELLE OPPORTUNE INFRASTRUTTURE E DEI NECESSARI SERVIZI.

Solo come parziale esempio, non citando gli strumenti di programmazione negoziata sciupati, indichiamo alcuni degli ultimi decreti dove Capo d'Orlando risulta assente:


DECRETO PRESIDENZIALE 17 dicembre 2004.
Criteri e modalità finalizzati all'erogazione di finanziamenti per la definizione di un programma di interventi per opere di interesse sociale ed infrastrutture primarie.


DECRETO 23 dicembre 2004.
Approvazione del programma di intervento "Spese per il finanziamento di opere urgenti di valorizzazione turistica del territorio con priorità alle opere di completamento e con esclusione delle opere viarie non ancora iniziate".

131 ME S. Agata di Militello Collocazione elementi A.U. Villabianco 164.246,00

25 ME Falcone Valorizzazione del versante ovest 145.970,00

184 ME Galati Mamertino A.U. piazzetta adiacente il campo sportivo Ducezio 81.107,00

DECRETO 23 dicembre 2004.
Approvazione del programma di intervento "Opere atte a consentire la migliore fruizione turistica del patrimonio archeologico, monumentale, storico, artistico ed ambientale nonché relative alla realizzazione di impianti finalizzati ad ospitare attività sportive, culturali, ricreative, congressuali di rilevante interesse e richiamo turistico".
163 ME Naso  145.000,00
Sistemazione e completamento piazza Giovanni XXIII
26 ME Piraino 158.450,00
Valorizzazione e miglioramento ai fini fruizione turistica mediante
collocazione elementi arredo urbano località Gliaca


Negativo e catastrofico il bilancio sul P.R.G.


Sulla sfiducia al sindaco...

LEGGE 16 dicembre 2000, n. 25.
Norme elettorali per gli enti locali e sulla sfiducia al sindaco ed al presidente della provincia regionale.

REGIONE SICILIANA
L'ASSEMBLEA REGIONALE HA APPROVATO
IL PRESIDENTE REGIONALE
PROMULGA

la seguente legge:

Art. 1.

1. Il comma 2 dell'articolo 1 della legge regionale 26 agosto 1992, n. 7, è sostituito dal seguente:
"2. La durata in carica del sindaco e del consiglio comunale è fissata in cinque anni".
2. Il comma 2 dell'articolo 1 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 26, è sostituito dal seguente:
"2. La durata in carica del presidente e del consiglio della provincia regionale è fissata in cinque anni".
3. Gli organi elettivi dei comuni e delle province le cui scadenze sono previste secondo la vigente legislazione nel secondo semestre si rinnovano nella tornata elettorale dell'anno successivo alla scadenza del quadriennio.
4. Il turno elettorale previsto per la primavera del 2001 si svolge nello stesso anno in un periodo compreso tra il 15 ottobre ed il 15 dicembre e quello che ai sensi della legislazione vigente scade nell'autunno del 2001 è rinviato alla tornata elettorale successiva.
5. Fatta eccezione per quanto previsto dai commi 3 e 4 le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si applicano anche ai comuni e alle province regionali i cui organi elettivi sono in carica alla data di entrata in vigore della presente legge, inclusi i comuni ricompresi nel secondo turno elettorale dell'anno 2000.

Art. 2.

1. L'articolo 10 della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35, è sostituito dal seguente:
"1. Il sindaco, il presidente della provincia e le rispettive giunte cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dal 65 per cento dei consiglieri assegnati o, nei comuni aventi popolazione sino a diecimila abitanti, con la maggioranza dei quattro quinti dei consiglieri assegnati.
2. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati ed è posta in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione è approvata ne consegue la cessazione dalla carica del sindaco e della giunta comunale o del presidente e della giunta provinciale e si procede con decreto del Presidente della Regione, su proposta dell'Assessore per gli enti locali, alla dichiarazione di anticipata cessazione dalla carica degli organi elettivi del comune o della provincia, nonché all'amministrazione dell'ente con le modalità dell'articolo 11 della legge regionale 11 settembre 1997, n. 35".
2. Il comma 1 dell'articolo 11 della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35, è così modificato:
"1. La cessazione dalla carica di sindaco o di presidente della provincia per decadenza, dimissioni, rimozione, morte o impedimento permanente comporta la cessazione dalla carica delle rispettive giunte ma non dei rispettivi consigli che rimangono in carica fino a nuove elezioni che si svolgono contestualmente rispettivamente alle elezioni del sindaco o del presidente della provincia regionale da effettuare nel primo turno elettorale utile".


Art. 3.

1. L'articolo 169 dell'ordinamento amministrativo degli enti locali, approvato con la legge regionale 15 marzo 1963, n. 16 e successive modifiche è sostituito dal seguente:
"1. Le elezioni congiunte degli organi dei comuni e delle province regionali si svolgono in un unico turno annuale, da tenersi nel periodo compreso fra il 15 aprile e il 30 giugno, se il mandato, decorrente dalla data della prima domenica di elezione, scade nel primo semestre dell'anno, ovvero nello stesso periodo dell'anno successivo se il mandato scade nel secondo semestre.
2.  Nell'ipotesi di ricorso ad elezioni congiunte per anticipata cessazione dalla carica degli organi elettivi, l'elezione si svolge nel turno elettorale dell'anno di ricorrenza ove la definizione dei provvedimenti certativi intervenga entro i termini per l'emanazione del decreto di indizione delle elezioni".

DI SEGUITO UN FAC SIMILE DI QUELLO CHE POTREBBE ESSERE IL DECRETO DI 
CESSAZIONE DALLA CARICA DI SINDACO

LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI


DECRETO PRESIDENZIALE del____________.
Cessazione dalla carica del sindaco, della giunta e del consiglio del comune di _________ e nomina del commissario straordinario.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il vigente ordinamento amministrativo degli enti locali, approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 15 settembre 1997, n. 35;
Vista la legge regionale 16 dicembre 2000, n. 25;
Vista la legge regionale 23 dicembre 2000, n. 30;
Vista la nota prot. n. _____ del ________, con la quale il segretario generale del comune di ________ ha comunicato che il consiglio comunale, nella seduta del _________, ha approvato, ai sensi dell'art. 2 della legge regionale n. 25 del 16 dicembre 2000, con n. 14 voti favorevoli, __ contrari e __ astenuto su 20 consiglieri assegnati, la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, _____________;
Rilevato che, ai sensi dell'art. 10 della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35, così come sostituito dall'art. 2 della legge regionale 16 dicembre 2000, n. 25, l'approvazione della mozione di sfiducia votata per appello nominale dal 65% dei consiglieri assegnati comporta l'immediata cessazione degli organi elettivi del comune;
Rilevato, altresì, che, nel caso di specie, ai sensi dell'art. 11, comma 4, della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35, e dell'art. 55 dell'ordinamento regionale degli enti locali, approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16, così come sostituito dall'art. 14 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 30, le competenze del sindaco, della giunta e del consiglio comunale sono esercitate da un commissario straordinario e che le nuove elezioni, ai sensi dell'art. 3, comma 2, della legge regionale 16 dicembre 2000, n. 25, avranno luogo alla prima tornata elettorale utile;
Visto l'art. 55 della legge regionale 15 marzo 1963, n. 16, come sostituito dall'art. 14 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 30, ed integrato dall'art. 28 della legge regionale 3 dicembre 2003, n. 20;
Visto il D.P. n. 28/serv. 2/S.G. del 19 febbraio 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 15 del 4 aprile 2003, con il quale vengono fissate le nuove indennità di funzione mensile spettanti ai commissari straordinari e regionali degli enti locali, in rapporto alla popolazione rilevata nell'ultimo censimento 2001 (D.P.C.M. 2 aprile 2003 in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - supplemento ordinario - n. 81 del 7 aprile 2003);
Su proposta dell'Assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali e le autonomie locali;

Decreta:


Art. 1

Prendere atto della cessazione dalla carica del sindaco, della giunta e del consiglio del comune di __________.

Art. 2

Nominare il _____________, commissario straordinario per la gestione del predetto comune, in sostituzione degli organi cessati dalla carica, fino alla prima tornata elettorale utile.

Art. 3

Al commissario è dovuto il compenso mensile previsto dal D.P. n. 28/serv. 2/S.G. del 19 febbraio 2003, oltre il trattamento di missione, a decorrere dalla data di insediamento nella carica, il cui onere sarà posto a carico del comune di _____________.
Palermo, ______________.
  CUFFARO 
  STANCANELLI 
 

La Cronaca secondo Glpress
CAPO D'O.: ANCHE L'OPPOSIZIONE DETTA L'ULTIMATUM A CARRELLO (POLITICA)
Politica

Ad eccezione dell'avv. ANNALISA GERMANA' (che vuole una forza d'azione più drastica) i consiglieri di opposizione di Capo d'Orlando (nella foto uno dei leader, il capo-gruppo di "Forza Capo d'Orlando" ALDO SERGIO LEGGIO) stanno dettando l'ultimatum al sindaco MASSIMO CARRELLO per risolvere la crisi politica. E lo faranno con un documento che dovrebbe essere diffuso entro la giornata di domani, sabato 22...

Tutti all'attacco. Il sindaco di Capo d'Orlando MASSIMO CARRELLO cerca di mascherare nelle trasmissioni sulle emittenti locali i reali problemi nei quali si dibatte la situazione, disastrosa, politico-amministrativa della città letteralmente paralizzata. Invece di annunciare finanziamenti ancora promessi sulla carta (perchè 1 solo euro non è entrato nelle casse comunali come informano i consiglieri di opposizione e gli indipendenti) dovrebbe cercare di rendere i servizi più efficienti. Un esempio su tutti: non si era mai verificato con nessuna amministrazione del passato che i bambini che frequentano il plesso della scuola elementare di contrada Forno rimanessero al freddo per tanti giorni, nel mese di gennaio, per la mancanza di gasolio nelle pompe di riscaldamento. Una vergogna in piena regola, una vergogna che questi amministratori dovrebbero avere il coraggio di ammettere alla cittadinanza, anche solo per la loro dignità personale. Il teatrino della politica orlandina doveva vedere, solo in apparenza, la immediata risoluzione della crisi in seno alla maggioranza e quello della ripartizione dei capi-area. Il primo aspetto era stato annunciato come risolto entro martedì scorso, il secondo doveva vedere la fumata bianca (ma quante fumate bianche si attendono da Palazzo Europa?) per sabato 15. Nè l'uno e nè l'altro. La crisi prosegue e pare senza sbocchi, i capi-area resteranno tali sino al 15 marzo con una proroga (da noi già riportata ieri sera ed ancora visibile sul link "ATTUALITA'"). Promesse, fandonie, illusioni. Questo è la politica attuale a Capo d'Orlando. Adesso è pronta a scendere in campo l'opposizione con un documento che dovrebbe essere diffuso domani. Nell'atto i consiglieri ALDO SERGIO LEGGIO, GIANFRANCO TIMPANARO, SALVATORE LETIZIA, MICHELE REALE, GIUSEPPE GALATI e TERESA RESTIFO chiederanno al sindaco l'azzeramento della giunta per riallacciare le trattative anche con i loro gruppi politici di riferimento ("Forza Capo d'Orlando", "Lista Orlandina", "Per Ciccio Ingrillì", "Movimento per Capo d'Orlando"), la ripartizione proporzionale degli schieramenti all'interno del civico consesso ed il piano di lavoro per il futuro. Anche la minoranza pone una data ultimativa: 31 gennaio. Come già fatto dall'Unione di Centro composto dal capo-gruppo CALOGERO AMADORE, dal presidente del consiglio comunale FILIPPO LANZA e dal consigliere SALVATORE BONGIORNO e come richiesto, pare, anche dal vice-sindaco SALVATORE MANTINEO e dagli assessori CALOGERO CARUSO e CONO RUSSO che hanno, onestamente, detto al primo cittadino:-"Risolvi tutto perchè così non possiamo più lavorare e non ci va di prendere in giro la gente". CARRELLO sotto i fuochi incrociati quindi: giunta, maggioranza o quel che resta di essa, opposizione, indipendenti. E i giorni passano senza novità. Nell'elenco dei consiglieri di opposizione sopra riportati e che dovrebbero rendere noto questo documento (scaturito da una riunione apposita svoltasi ieri sera) manca il nome dell'esponente di punta della minoranza. Si tratta dell'avv. ANNALISA GERMANA' che, però, non è in disaccordo con i colleghi ma che vorrebbe un'azione di protesta maggiore e più drastica di un semplice comunicato. Ci sono invece GIUSEPPE GALATI e SALVATORE LETIZIA che, ormai e a meno di novità clamorose, dopo essere stati corteggiati hanno preferito, con coerenza, restare lì dove sono stati eletti dal popolo senza transitare nelle fila della nuova, paventata ma ancora illusionistica maggioranza. Le ultimissime novità non sono positive per CARRELLO. Pare, infatti, che sia il consigliere SERGIO SIRNA che la sua collega FRANCESCA SCHEPIS non è detto che transiteranno dall'altra parte. La loro riflessione va avanti ma i due esponenti indipendenti hanno timore sulla possibile reazione che l'opinione pubblica potrebbe nutrire nei loro confronti in caso di un clamoroso cambio di bandiera.

         Giuseppe Lazzaro

Edited by, venerdì 21 gennaio 2005, ore 14,55.
 

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