E'
già passato un anno da quando, uno degli orlandini più
conosciuti quanto a qualità umane, oltre che professionali
e dirigenziali, è partito per il cielo, o è morto, per
dirla con il linguaggio dei più. Eppure, pare che il suo
sorriso, la sua disponibilità, la sua rettitudine
nell'amministrare e nell'affrontare anche le situazioni più
complesse, siano vivi più che mai nel cuore di chi, Toto
Longo, ha potuto anche solo incontrarlo.
Ci piace ricordare Longo non soltanto evidenziando quanto,
nella sua intensa vita, ha realizzato come cristiano
impegnato nell'Azione Cattolica, dove ha rivestito ruoli
dirigenziali, o come insegnante, inserito tra l'altro nel
direttivo del Consiglio scolastico Provinciale. Come
brillante avvocato o come politico attento ai bisogni della
comunità orlandina, che ha avuto modo di servire, e il
termine non è casuale, anche come primo cittadino, negli
anni '92-'93.
Toto aveva a cuore la gente, anche il suo impegno nel Lions
Club, di cui è stato presidente, delegato di zona e
presidente di circoscrizione, dice il suo credere nella
solidarietà, nella collaborazione e nella giustizia, valore
da lui difeso e proposto in ogni suo fare. Le testimonianze
raccolte ad un anno dalla sua scomparsa raccontano, in modo
semplice e chiaro, la sua storia, culminata con una
inesorabile malattia che ha rivelato ancora una volta come,
proprio davanti al dolore, alla sofferenza e alla stessa
morte, il vero valore di un uomo venga puntualmente alla
luce. E Toto Longo ha lottato "sino alla fine con il
coraggio dei fori e con la serenità dei giusti" come
ricorda il Governatore Lions del Distretto. "Abbiamo
vissuto insieme un tratto di strada nella Scuola,
nell'Azione Cattolica, nella Parrocchia: abbiamo servito dei
fratelli! Il Signore ha permesso che ti aiutassi a portare
con grande dignità, con fede, la croce del dolore. Ti
ringrazio per il dolore 'offerto' per tutti noi e per la
gioia dell'Amicizia che mi hai fatto sperimentare",
queste le parole di Mons. Casella, parroco della comunità
di cui Longo ha fatto parte attiva. Significativa anche la
testimonianza dell'avvocato Franceso Portale che ricorda
l'amico e il collega come un uomo che "Affrontava i
problemi con una certa serenità d'animo pronto al sorriso e
alla cordialità. La dimensione umana, fortificata da un a
visione cristiana della vita, aveva il sopravvento sulle
debolezze, incomprensioni e amarezze. Questa visione
cristiana lo accompagnava costantemente e gli era punto di
riferimento per tutte le problematiche, i rapporti che
gestiva con evidente serenità, consapevole che vi sono
confini che non si valicano, materie che non si negoziano e
che non si trattano." Il presidente del consiglio
dell'Ordine degli Avvocati di Patti, Elio D'Aquino, ricorda
Toto nella fase certamente più difficile della sua vita:
"Mentre erano in corso devastanti terapie mediche, egli
forte della sua fiducia nella vita e della sua incrollabile
fede, aveva un sorriso per tutti". Anche l'attuale
sindaco di Capo d'Orlando evidenzia come Longo sia stato
costantemente un punto di riferimento umano ed
istituzionale, sindaco e gentiluomo. "A lui la nostra
città deve un grazie". Puntuali arrivano degli echi
anche dal mondo della cultura: "ci univa il comune
amore per Capo d'Orlando, una straordinaria voglia di fare
", dice Bent Parodi, Presidente della Fondazione
Piccolo di Calanovella. "Le sue competenze giuridiche
si accoppiavano ad una genuina vocazione amministrativa nel
segno dell'amore per ilproprio paese. Soprattutto fu un uomo
buono, così voglio ricordarlo a me stesso e a quanti gli
vollero bene". Anche i giovani hanno da dire la loro
sull'entusiasmo, sulla gioia di vivere e di operare di Toto
Longo: "Tutti parlano di sociale ma Toto era una
persona che ha operato costruttivamente e con la sua grande
forza di volontà ha rappresentato un modello per
tutti"; "T'invitava, anche con la forza
dell'esempio, a godere del bello che c'è intorno a te, a
dare il tuo contributo per diminuire il negativo presente
nella società, a gustare, a coltivare e rispettare
l'amicizia, a non farti schiacciare dai problemi ma ad
affrontarli sempre col coraggio della fede, impegnando il
meglio di te".
La famiglia Longo, da parte sua, ha
voluto ricordare Toto, facendo realizzare, ad uno dei nomi
più conosciuti dell'arte scultorea contemporanea,
Alessandra Urso, un'opera in bronzo raffigurante Cristo
coronato di spine. La scultura, posta nella Chiesa Cristo Re
proprio nel giorno dell'anniversario della scomparsa, con la
sua innegabile, quasi struggente, bellezza, pare proprio
suggerire al cuore di tutti il segreto di Toto, ciò che gli
ha permesso di godere del bello che lo circondava e che lo
ha reso forte anche nelle prove più dure.
Katia Mammana
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