INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO | ![]() |
di ninìsottile |
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."L'uomo conta come uomo per ciò che è, più che per ciò che ha", queste parole dette da una persona piccola e curva che avanza con fatica, e che con la forza della sua fragilità colpisce gli uomini scaltri per definizione, abituati ad intenerirsi per dovere e arrabbiarsi per copione, i nostri politici che lo accolgono, in Parlamento, con sincera, questa volta, commozione... Franco, lo conosco bene solo da qualche mese, è una persona che ama fare i fatti, se pensa una cosa la vuole fare subito, non chiede di essere aiutato, è disinteressato, come pochi credo... anzi è, al giorno d'oggi, una persona più unica che rara... Ciò che mi colpisce di lui è lo sguardo quieto, calmo, sorridente, positivo... Quando lanciai, via internet, sul suo sito, la sua candidatura a sindaco, ricordo che sorrise come per dirmi:- "Ma dove vuoi che io vada? Con tutti i marpioni della politica che ci sono in giro..." E' vero... C'è aria di revanche in giro... di restaurazione... d'ancien regime... E allora si va controcorrente! Per fare il sindaco ci vogliono grandi qualità manageriali? Credetemi Franco li ha! Ed ha accettato questa sua grande, immensa scommessa, soprattutto perchè gli piace stare in mezzo alla gente... Perché lui e la gente sono la stessa cosa... Lui vive realmente, interiormente, le problematiche sociali, di tutti, quelle dei giovani (fra i suoi studenti del liceo), quelle delle famiglie (é consigliere in parrocchia per le coppie prossime al matrimonio), quelle degli anziani e degli ammalati (a loro dedica la domenica mattina portando l'Eucarestia)... E nel lavoro poi... l'ho trovato meticoloso come pochi... Si aggiorna sempre... Non l'ho visto finora negarsi a nessuno, amico, rappresentante o scocciatore qualsiasi... Cosa potrebbe succedere se l'effetto Spaticchia deflagrasse? In un era in cui si é dato addio alle chimere del sessantotto, oggi è vietato vietare... Oggi vanno di moda legge e ordine... Dai giornali alla televisione ci si chiede se si è diventati tutti controrivoluzionari... Sarà che le sinistre sono uscite a pezzi dalle ultime elezioni parlamentari... ma non si fa altro che assistere sempre a continui giri di viti, in tutte le branche del potere e dello scibile umano l'autorità piace... e ancor di più é in sintonia con la "tolleranza zero"... nei confronti di tutti: avversari politici, avversari sportivi, nel libero mercato, anche nei confronti delle micro-delinquenze... Le carceri sono ultrapiene e rischiano di scoppiare... E fra questi nouveaux reacs e questa gauche in altomare c'é, perfino, chi promuove un maggior studio della religione a scuola... Sì, non va più di moda il pamphlet di Sartre, bensì si sta a proporre un pensiero che esaltì la nostra identità nazionale e cristiana... Sì, si propone di risaltare la nostra eredità religiosa... Socialisti europei doc, come Lindenberg, hanno tirato una pletora sui cosiddetti intellettuali "dal duplice sorriso", quelli che si proclamano di sinistra e che poi prendono di fatto posizioni in sintonia con la destra... Tutto il mondo é paese... mi sono detto... E mi sono chiesto: "Non é attuale Franco Spaticchia in questa realtà? In quest'era d'eterno quesito fra l'essere e il divenire? Ed ho trovato la stessa identica risposta col cuore e con la mente...". E' vero: col '68 é iniziata l'era della decadenza... Chi é cresciuto col culto libertario del trasgressismo adesso si trova spiazzato... A nessuno più é permesso di sbagliare, di sgarrare, altrimenti è subito out, fuori dal giro, quello che contava dalla rivoluzione del 1789 in poi, non esiste più, il giacobinismo non paga chi lo pratica, semmai ne guadagna un terzo incomodo... C'é crisi d'identità, il pensiero è funesto, la famiglia va in disgregazione, il regresso morale, incipiente dall'era di Danny "le rouge", che aveva proclamato, di fatto, l'autonomia dell'individuo davanti alla tradizione è un giocattolo rotto... Tempi duri per l'uomo de gauche... E' angoscia... In questo clima, dentro di me, nasce un'indagine, che matura degli indizi, che mi portano ad una prova, ad una conclusione, scontata forse, ma reale, e soprattutto vera e viva... Può nascere una nuova rivoluzione, non-violenta, nelle coscienze degli uomini di buona volontà, auspicante e gentile, attiva, che porti, di per sè, uno slancio puro in tutte le forme dell'attività dell'essere umano, che arricchisca di sentimento, di creatività, tutte le menti, che pervada ogni manifestazione costruttiva, pittorica, musicale, architettonica, poetica, canora, politica, sociale della nostra collettività? Sì, tutto ciò si può, attraverso il crisma della rivoluzione cristiana... Per me Franco Spaticchia rappresenta tutto questo... Ognuno nella propria vita ha dei Valori e dei disvalori... Questi possono discernere da tanti aspetti, dall'arte, dalla cultura, dal lavoro, dal sociale, dalla politica, dall'azione dello Spirito, ciò implica le nostre distinzioni tra il bello e il brutto, in estetica, e del vero e del falso, in filosofia, del dannoso e dell'utile, in economia, del bene e del male, nell'etica... Franco Spaticchia, per ciò che egli intende, entra d'acchitto nei sentimenti d'ogni uomo, entra con vigore nell'ascesa morale d'ogni individuo, portando in cuor suo, con identica forza la libertà del suo Spirito... "Il compito del profeta - mi sono detto - é quello d'inquietare o quello d'acquietare?"... Sta ad ognuno di noi, pensare o dubitare, in ogni forma, comunque, cercare un processo cogitativo della ricerca dell'essere e, con l'acquistata fede, praticarne azione, nel cui apice la fede si trasfonda... |
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