CAPODORLANDONLINE PRESENTA:
"LE INTERVISTE IN RETE..."
a cura di ninìsottile
Questa settimana: Dott. Antonino Di Dio - Manager Pubbliche Amministrazioni
 

Il Dottor Antonino Di Dio, è nato a Novara di Sicilia il 13.05.1930 e risiede a Capo d'Orlando in contrada Catutè n.14.
Direttore Generale della Regione Siciliana, a riposo, è stato in servizio nella carriera direttiva dell'Amministrazione regionale dal 1° gennaio 1956 al luglio 1994.

DOTTOR DI DIO, PER QUALE MOTIVO HA ADERITO AL MOVIMENTO PER FRANCO SPATICCHIA SINDACO?

Conosco e apprezzo le qualità morali, spirituali e civiche di Franco Spaticchia. Non sono un politico, perchè se lo fossi, prima di risponderle avrei fatto i calcoli su quanto ci potrei guadagnare, su quanto ci potrei perdere, su cosa me ne entra, se Franco dovesse vincere come lo potrei utilizzare, e se Franco dovesse perdere? Forse sarebbe bene non sbilanciarsi, ecc.,ecc... Invece, non essendo un politico, le rispondo senza aver fatto calcoli preventivi e, quindi, in modo schietto e sincero con un lapidario motto latino: "AMICUS CERTUS IN RE INCERTA CERNITUR" (L'amico si vede nel momento in cui ne ha bisogno). Quindi ho deciso di mettere a disposizione dell'amico e, tramite lui, in caso di vittoria, la mia ultra quarantennale esperienza burocratico-amministrativa, la mia preparazione giuridica e di insegnante di Scienza e Tecnica dell'Amministrazione a servizio di Capo d'Orlando. Ovviamente, il mio sarebbe un atto di omaggio alla città che ho scelto come luogo dove trascorrere "il tempo della terza età", in modo del tutto gratuito e senza alcun compenso; e ciò spiega perchè non ho fatto calcoli prima di garantire a Franco il mio appoggio come dicevo prima.

MA QUALCUNO HA DETTO CHE FRANCO AVRA' POCHI VOTI, CHE FARETE MAGRA FIGURA; E CHE FRANCO E' UN NOVELLO "MASANIELLO". 

Oh! Per questo bisognerebbe aggiungere che Franco è un novello Masaniello e i suoi amici sono dei "don Chisciotte"...Ma al proposito devo dirle che malgrado tutto: Masaniello è entrato nella storia di Napoli e don Chisciotte ha illuminato la storia della letteratura spagnola e mondiale.
Per quanto riguarda il resto devo dirle che l'onestà dei nostri scopi non può essere oggetto di derisione o di dispregio perchè non avendo interessi nè materiali, nè politici, nè di altra natura, affrontiamo la competizione in assoluta sportività. E sportivamente le dico che: se vinceremo, bene; se non vinceremo (noti che non dico se perderemo), avremo fatto sportivamente il nostro dovere di uomini liberi e saremo contenti come lo era il Manzoni dei suoi due elettori...e noi i due voti già ce li abbiamo assicurati!...

MA COSI' NON VI RENDETE CONTO CHE PARTECIPATE PER NON VINCERE CON IL RISCHIO DI FAR PERDERE ALTRI?

In ogni caso, le dirò con Pindaro: "Il risultato è nelle mani di Dio" e con Addison: "Non è potere dei mortali comandare al successo. Ma noi faremo di più, Sempronio, lo meriteremo"!... Gli altri, che ci trattano con aria di sufficienza perchè: piuttosto che guardare ai nostri contenuti ed alle nostre idee, ci fanno i conti in tasca sui voti che secondo loro non abbiamo, se ne assumeranno tutte le conseguenze...Quando si dice: "nelle alleanze scegli sempre la quantità e fregatene della qualità" non si fa altro che confermare un sistema politico istituzionale che fa acqua da tutte le parti, dove tutti si lamentano ma che ognuno, gattopardescamente, riconferma puntualmente ad ogni tornata elettorale, con la sua tacita e ambigua accondiscendenza. 

 

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