CAPODORLANDONLINE PRESENTA:
"LE INTERVISTE IN RETE..."
a cura di Ninì Sottile
Questa settimana: Benedetto Schiavo - Artista eclettico e Opinion-leader

 

Benedetto Schiavo è nato il 7.8 1939 a Palermo e vive a Capo d'Orlando dall'agosto del '71. Nel 1977 ha ideato i suoi famosi orologi, denominati "cocci d'arte", con i quali ha rappresentato, nel 1997, la città paladina al programma televisivo "UnoMattina"; il 14.7.85 è stato "scoperto" dal Giornale di Sicilia, che gli ha dedicato un interessante articolo. Attualmente gestisce un forum su internet con lo pseudonimo di "Benny"...  

 



- Dimmi del tuo rapporto con l’arte degli orologi: i tuoi cocci d’arte…

- Preferisco non parlare dei miei orologi... visto lo scarso interesse che suscitano a Capo d’Orlando…

 

- Cosa pensi della politica? Il tuo forum è più libero degli altri?

La politica è considerata, legittimamente, la nobile arte …Nobile, perché legata al mistico rigore di alte idealità....  Nobile, perché emergente da incoercibili esigenze di progresso, di pace, di giustizia, di libertà...  Nobile, perché ha come fine il riconoscimento della dignità della persona umana, nella sua dimensione individuale e comunitaria… sono insufficienti, tuttavia,  gli elementi capaci di esercitare tale “onorevole” comportamento…

I forum nascono liberi e avrebbero l’obbligo di restare tali…ma in ciascuno, poi, si riflettono, chiaramente, le tendenze del proprio coordinatore-commentatore- redattore…

 

- Cosa ha rappresentato per te Ignazio Buttitta?

- Ci siamo conosciuti da Flaccovio – nota libreria e casa editrice palermitana – mentre stavo acquistando “IO FACCIO IL POETA”, con prefazione di Leonardo Sciascia. (ed. Feltrinelli). Ma avevo già letto i suoi libri: “SINTIMINTALI” (1923);  “MARABEDDA” (1928); “LU PANI SI CHIAMA PANI” (1954); “LA PEDDI NOVA” (1963); ed altri che seguirono, sino al 1974, con “IL POETA IN PIAZZA”. Era un tardo pomeriggio dell’autunno del ’72... Ci capimmo subito e,  sul libro che avevo appena acquistato, pose una sua dedica: “A Binidittu Schiavu, ca quannu parra e scrivi, nutrica li ciriveddi” (bontà Sua). In seguito, visitando la sua villa di Aspra (Bagheria), mi colpì, profondamente un dipinto con dedica, regalatogli da Renato Guttuso. La dedica recitava così:

A GNAZIU BUTTITTA, CA MI VENI PATRI E FRATI; RENATO GUTTUSO, SO FRATI E SO PATRI”. (la dedica mi ha colpito più del magnifico dipinto!). Era un autodidatta, profondamente colto. Durante il suo soggiorno in Lombardia instaurò una grande amicizia con Elio Vittorini e con Salvatore Quasimodo di cui spesso mi raccontava…

Buttitta, per concludere, è parte integrante dei miei “amarcord"...

 

 

 

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