Tre domande all'artista poliedrico Antonio Castrogiovanni (nella foto), nato ad Alcara Li Fusi ( ME)  il 31.07.45, premio Colapesce 1997/98 e 2001/02, premio Beniamino Joppolo a Torregrotta e, appena una settimana fa, premio Salvatore Quasimodo a Caltanissetta...

Qual'è, tralasciando per un attimo il grande "fine dicitore", il tuo rapporto interiore con la poesia?

Mi piace tanto lo stile dolce-sabiano, sono estremamente vicino a Umberto Saba, colui che, come il pipelet dei pali, "cela la faccia e non vedea l'azzurra luce, e il compagno in ginocchio che l'induce, con parole e con mani a sollevarsi...", come la mia esperienza nel teatro, qui a Capo d'Orlando, dove non ho trovato ancora lo sbocco naturale alle mie aspirazioni...

Qual'è la performance o la manifestazione che ti ha dato maggiori soddisfazioni quest'anno?

Il 5.5.2002 ho organizzato il I° Premio di poesia Kiwanis che si è svolto a Capo d'Orlando a Villa Piccolo con la partecipazione di numerosi poeti ed un foltissimo e attento pubblico. Il Kiwanis è il Club Service di solidarietà per eccellenza, senza nulla togliere ad altri, e per quest'anno ho avuto l'onere e, soprattutto, l'onore dell'incarico di addetto stampa...

Quali sono i tuoi programmi per il futuro?

Ho trovato l'ispirazione nei meandri subliminali della mia anima per scrivere un romanzo che, altro non è, un tragitto della coscienza permeato sul disagio dell'Uomo che vive i giorni contemporanei...