CAPODORLANDONLINE PRESENTA:
"LE INTERVISTE IN RETE..."
a cura di ninìsottile
Questa settimana: Nino Mangano - Attore - Autore - Scenografo
 
 

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Nino Mangano è nato a Capo d'Orlando il 16-8-1946, ove risiede da sempre; dal 1962 ha iniziato una brillante carriera d'attore caratterista interpretando più di duecento commedie, dialettali e non... Ha  esordito con la compagnia "Il Laboratorio" di Capo d'Orlando interpretando l'opera di G. Spampinato "La buonanima di mia suocera", in cui faceva la parte del sindaco... E' anche autore, valente scenografo e fine-dicitore... Quest'anno l'associazione orlandina di sensibilizzazione civica "Freedom Enterprise" si è onorata d'assegnargli il premio "Prestige 2002".


 

Tu hai una vasta esperienza nel settore teatrale, quali sono le commedie, che hai interpretato, a te più care? E i registi? So che ne hai conosciuti parecchi...  e veramente importanti...

Le opere che ho trovato più interessanti alle mie caratteristiche ed attitudini e che ho interpretato con maggior entusiasmo sono senz'altro: "La regina e i santi neri" di Walter Manfrè; "Così é se vi pare" di Luigi Pirandello; "Il berretto a sonagli", sempre di L. Pirandello (qui ho fatto la parte di Fifì)... I registi che ho incontrato e con i quali ho lavorato instaurando uno speciale "feeling" sono stati senz'altro: Walter Manfrè ("La regina e i santi neri"); Accursio Di Leo ("U cavaleri Pidagna"); Giambattista Spampinato ("U mastru di li mastri"); Nino Mignemi ("Mprestimi a tò mugghieri"); Gianni Scuto ("Cavalleria Rusticana" di G. Verga); Giovanni Pereira ("Così è se vi pare" di L. Pirandello"); con i fratelli Taviani ("La Giara" di L. Pirandello"); e poi ho conosciuto pure i grandi Franco Rosi e Vittorio Sindoni...

Cosa senti quando reciti? Cosa provi dentro di te quando diventi autore e scenografo? Hai viaggiato recitando?

E' qualcosa d'emozionante ed indescrivibile... E' come se vivessi tante vite... Una per ogni personaggio... Io ho interpretato più di duecento commedie: è come se fossi vissuto più di duecento volte... A volte mimo bifronte, a volte arguto, comunque sempre in modo intelligente come si conviene ad un moderno, a tratti antico e tradizionale, "giullare" accattivante... Quando divento autore penso a me stesso, in quanto il teatro mi riempie la vita, ti ho già detto che è come vivere un'altra vita... stavolta però ne vivi tante contemporaneamente... Ci si immedesima, a volta, tantissimo nei personaggi che si creano o si interpretano che talvolta "li si vive" anche nella vita reale... Ricordo che quando interpretai l'"ospite Scarpetta", nell'opera di Romualdi, "U mastru di li mastri", mi piaceva immedesimarmi in giro... La mia "opera omnia" è "U scarpareddu du riuni bardazzi", è una commedia "unica" nel suo genere, in quanto è finora... l'unica che ho scritto...  Sto scrivendo per ora, però ti prego di non dirlo in giro perchè deve essere una sorpresa: "Turi Fella"... che altro non sarebbe che sinonimo di "Tour Eiffel"; come ti ho detto prima ti prego di non scriverlo perchè altri mi potrebbero scippare l'idea... Sì ho molto viaggiato, recitando in Australia, Venezuela, altri  stati che per ora non mi vengono in mente... All'estero è bello perchè ti devi confrontare con culture diverse, con un grado d'istruzione diverso, con attori più professionisti e più professionali...

Ci daresti un saggio della tua arte? Mi piacerebbe ascoltare (leggere per altri, n.d.r.) una "tua" poesia d'amore, fai finta che qui davanti hai una donna da corteggiare: cosa le diresti in poesia? E poi mi piacerebbe ascoltarti (leggere per voi, n.d.r.) in chiave "shakespeariana", alla tua maniera, che ne dici?

La poesia s'intitola: "Teneramente..." (applausi, n.d.r.)... "Com'è naturale... ricco di bellezza... il meraviglioso tramonto del sole... Com'è pervaso di commovente poesia... lo schiudersi della tenera corolla del fiore... al primo tiepido alito... della primavera...". Comunque per essere un perfetto "fine-dicitore" in poesia, ci vuole una atmosfera ed uno stato d'animo particolare... Con William Shakespeare poi, non si può sbagliare, bisogna essere seri, perfetti, lineari nella flemma, altamente qualificati e professionali, ascolta: "Tu bivi o non tu bivi? Chistu è u problema... u centineu o u barolu?... E' megghiu u butera o u vinu 'i casa? Un quartu tu bivi tu... e un litru mu sucu jo... mannaggia chi nun ci potti livari u tappu!

 

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