Orlandina Basket: "Le bombe"...di ninìsottile
- Amarcod -
COME ERAVAMO/I PALADINI DEL BASKET: ... dalla gavetta alla C1 non li ferma più nessuno...
 

sqbask_amarc.jpg (111160 byte)L'Orlandina Basket è entrata nell'èlite delle prime cento società italiane di pallacanestro! 
La promozione in serie C1 è il degno risultato di una stagione, a dir poco, trionfale per i ragazzi di Capo d'Orlando. Sono lontani i tempi in cui la gloriosa Pro-Loco Orlandina mieteva allori nella serie cadetta e sul campo di piazza Caracciolo il mitico Fausto Maniaci matava, quasi da solo, gli avversari... Dopo il big-boom, il letargo quasi glaciale, poi l'impetuoso risveglio, l'Orlandina ricominciò dalla gavetta: 1a divisione, promozione, serie D, serie C2, ed adesso serie C1! 

Mi ritornano alla mente le immagini oniriche del basket paladino, di nuovo le tenzoni in piazza Caracciolo con i derby con l'Olivarella ed il San Filippo del Mela, le disfide sul parquet delle Scuole Elementari con il Milazzo e la Fiamma Barcellona. E di nuovo rivedo Nino "black" Minciullo, Franco Perdichizzi, Danilo Di Marco, Saverio Lipari, Nuzzo Randazzo... altro basket... si partiva in cinque e si finiva di giocare in ... due e spesso si vinceva pure... con lo stesso cuore ed animus pugnandi che ha animato questo spavaldo manipolo di giovanotti, guidati dal coach più giovane d'Europa (per gli U.S.A. non sono bene informato),  al secolo Maurizio Cucinotta, il quale è riuscito a portare sugli scudi il nome di Capo d'Orlando sportiva! 

Quali sono i motivi che hanno permesso alla chance orlandina il gran salto difrabask650.jpg (90351 byte) qualità? Principalmente penso che la cura costante del vivaio sia il grande tesoro senza fondo, che permette alla società del presidentissimo Milone di rimanere a galla, l'Orlandina Basket è tra le poche società italiane che partecipa a tutti i campionati sia maschili che femminili. Da questo immenso vivaio sono usciti i vari Jannello, autentico contropiedista infallibile; Di Noto, rimbalzista di granito; Milone, pivot di lusso, Francesco Cucinotta, autentico trascinatore; Brogna, match winner all'ennesima potenza; Alessandro Cucinotta, lucido e fantasioso come un veterano; Franco, più che una promessa; Cangemi, dal gioco disciplinato; Granata, Limina e Colica, sempre pronti ad ogni evenienza; mentre l'unico che viene "da fuori" è "Larry" Di Tella, autentico fuoriclasse, nonchè orlandino di adozione. 
Altro grande motivo di questo successo penso sia quello relativo alla maturità del trainer paladino Maurizio Cucinotta ,coadiuvato dal suo fido Munafò, a cui va il merito d'aver scelto i suoi giocatori, d'aver plasmato il gioco a loro più congeniale, in un clima di da volemose bene e, soprattutto, con il suo personaggio, d'aver infervorato e risvegliato dal letargo il sopito entusiasmo e la calante partecipazione del pubblico, il quale nell'atmosfera da Maracanà del G.ppe Valenti, nello spareggio conclusivo contro il CAP Reggio Calabria, lo ha osannato a lungo, acclamandolo come un condottiero carismatico! 

Non bisogna dimenticare inoltre l'ambiente dirigenziale ed umano in cui la squadra opera e vive le sue battaglie sportive, che va inquadrato come in una grande famiglia, con tutti i suoi grandi pregi e piccoli difetti, che poi si aggiustano con chiarimenti amichevoli. Un'ambiente pulito, insomma, dove tutti amano lo sport perchè tutti fanno dello sport, dove non circolano capitali esosi, dove ognuno dà sempre il massimo, dove lo sponsor, il signor Magistro, accetta di sponsorizzare la squadra a patto che il nome della società rimanga invariato e sugli spalti si gridi: "Forza Orlandina!". 

Quali prospettive per il prossimo campionato? Qualche rinforzo, la maturazione di altri validi atleti e, soprattutto, tanto entusiasmo ed il solito grande, immenso, animus pugnandi!

ninìsottile, estate '84 (articolo tratto dal periodico "Obiettivo", anno I°, n.2).

 

 

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