|
In Paradise, when the saints go marching on,
qualcuno non ci ama più... La favola di Cinderella non è più
trendy, o meglio forse ci si vuole cenerentola del torneo...
Scafati e Messina bastano a rappresentare il sud negli alti
vertici? Forse è meglio dare spazio a qualche altro team più
"altolocato" di noi? I signori arbitri Strozzi e
Mastrantoni, a me personalmente, non sono affatto piaciuti...
Hanno penalizzato "i nostri ragazzi" nei momenti clou
dell'incontro... E sempre, secondo me, lo hanno fatto,
probabilmente inconsapevolmente, in un modo che è parso
scientifico e matematico... E siccome "il sospetto è
l'anticamera della verità"... consiglio ai nostri solerti
dirigenti di darsi da fare in questa settimana...
La partita è
stata bella, giocata con intensità, nonostante che questo torneo
non si presenti come "the
Year of Defence, nonostante certi
svarioni ed ingenuità difensive, nonostante che la gradinata dei
newyorkesi applauda solo le performances più raffinate,
nonostante il commovente sostegno degli Ernesto's boys, nonostante
il prorompente impeto dei nostri, nonostante tutto questo... Mike
Iuzzolino, yankee di nostre origini, ha guidato i suoi "all
american boys" alla grande, dando un saggio delle sue
straordinarie qualità, praticamente immarcabile per tutto
l'incontro (Mvp 26), nel finale ha fatto "academy",
permettendo così a lupo Alberto Martellossi ad issare il gran
pavese sul palaFantozzi, e di gridare, per il secondo anno
consecutivo, "è sempre l'ora dei pavesini!" in faccia
al mio amico Saverio, che per chi "non lo sapesse" é
"chiddu chi a Capo d'Orlandu di basket ni capisci cchiù sai
di tutti..." (na vota ni capeva puru di pilu, n.d.r.), my
friend chi stavota era cchiù (gufu) di Stromboli chi di Lipari,
nun ci vosi rispunniri, ci rispunniu inveci Pinu in cirillicu...
Russel Coutts Lanfranchi, invece, ha continuato a "strambare"
alla vana ricerva della "Rotta del Rhum", non
accorgendosi del naufrago Henry Turner... L'"Odore
della notte" s'addice al nostro capitano Ale Fantozzi,
stavolta però il tarocco n.10 non ha potuto far girare la ruota
della fortuna, il suo numero magico che vuol dire destino, energia
vitale, spirito inventivo, non l'ha esoterizzato... Quando capita
lui può diventare un giocoliere, a tratti clownesco, "ioculatore"
lo chiamerei, perchè quando si perde , per tutti noi , è un
"incompreso"... Lone Wolff è rimasto troppo solo a
fronteggiare i cecchini avversari: Brandlay, Cooper,Watson, Board,
Iuzzolino... (meno male che è un campionato italiano).
Alcuni cammei io li assegnerai ai soliti noti: Orsini, Arigbabu,
Alosa ed anche ad Yegor, cui le ultime due normali
prestazioni non scalfiscono minimamente il suo alone di
mito... Morale
della favola? Qualcuno si chiederà se ne valga la pena... "Mourir
pour Danzique?" Io chiedo a tutti quanti, dallo
spogliatoio agli amici della stampa, dal parterre degli snob a
quello degli ultras, di fare "coorte" attorno alla
squadra, di superare con un sorriso la situation comedy che si sta
prospettando... L'era dei precotti è finita... Qui dovrà
crescere il seme, che darà la pianta, che darà il frutto, che
dovrà placare la fame di vittorie di Braveheart e dei suoi
impavidi warriors! |