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NUOVA REPLICA DI GINO ARMELI... |
L'
indennità dell'assessore e lo scivolo per i disabili.
L' indennità dell'assessore e lo scivolo per i disabili. Tale è la sensibilità di questa amministrazione comunale nei confronti dei disabili, che per tracciare due strisce per terra in prossimità degli scivoli sul lungomare e per apporre i cartelli segnaletici del divieto di sosta, c'è voluta la protesta di Gino Armeli, disabile sulla carrozzina, prima sul lungomare bloccando il traffico e poi nell'isola pedonale, affiggendo un cartello di accuse all'insensibilità degli amministratori locali. Altro episodio che dimostra come questa
amministrazione tratti in maniera paternalistica e pietistica i
diritti Questa politica del buonismo la dice lunga sull'attenzione di questi personaggi verso il mondo della disabilità, sembrano i benefattori dei poveri sventurati, regalano "un attimo di felicità agli infelici", roba da madre Teresa di Calcutta e non già da amministratori pubblici. Un disabile è una persona a cui sono riconosciuti per legge diritti sacrosanti come quelli di ogni altro cittadino. Forse che per fare le strisce di un posteggio automobilistico si impegna l'indennità dell'assessore al traffico? Cara assessore Triscari, e caro sindaco, non mi sento obbligato a ringraziarvi né per la sedia da mare, che io ho comprato già da un pezzo, chiedendovi un posto per alloggiarla, assieme al sollevatore che facilita il trasloco del disabile da una carrozzina all'altra, né per lo scivolo che rientra nel normale piano, imposto per legge, di abbattimento delle barriere architettoniche nel pubblico e nel privato. Non siete avanti per niente in tale intervento, cercate di correre ai ripari quando viene segnalato un problema, ma non avete una politica organica, un programma serio per rendere questa città vivibile per tutti i disabili anche per quelli gravi in carrozzina che vivono spesso chiusi in casa e non sanno cosa sia bagnarsi nel mare. Noi non vogliamo la vostra elemosina, siamo deboli ma non svendiamo la nostra dignità di esseri umani e di cittadini a tutti gli effetti, vogliamo ciò che ci tocca per legge e per vostro dovere, l'assessore Triscari i soldi se li riprenda e attinga al bilancio comunale per abbattere le barriere architettoniche, oppure se le torni a casa a fare la calza se ne è capace! Non è chiamandoci " diversamente abili" che vi metterete la coscienza a posto, siamo disabili e tali resteremo fino a quando ci impedìrete di vivere " normalmente" questa città! Gino Armeli
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Comunicato Stampa |
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